Petardi e bombe carta, fumogeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. Scene di guerriglia urbana a Torino fra gruppi di manifestanti scesi in piazza per protestare contro le misure anti Covid e le forze dell'ordine, 26 ottobre 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Italia in guerra contro il dcpm conte sul coronavirus diversi feriti nelle guerriglie. Non si ferma la rabbia di commercianti e imprenditori. Italia in rivolta allerta rossa per il governo. Sono 28 le persone accompagnate in questura a Milano in seguito degli incidenti di ieri sera a Milano durante una manifestazione non autorizzata contro i provvedimenti per il contenimento del epidemia. Vetrine di noti marchi di alta moda distrutte. Sarebbero giovanissimi i fermati dalle autorità.

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Bombe carta, la guerra in Italia contro il DCPM non si ferma. Italiani alla rivolta contro le forze dell’ ordine

 I tassisti a Torino hanno occupato piazza Castello, a Cremona i ristoratori hanno battuto le pentole davanti alla prefettura e poi le hanno lasciate a terra come in un cimitero di stoviglie, a Catania hanno tirato bombe carta davanti alla prefettura, a Treviso in mille hanno sfilato in corteo, a Viareggio giovani hanno bloccato il traffico e lanciato fumogeni e petardi: in tutta Italia si sono svolte manifestazioni di protesta contro il Dpcm che impone le nuove chiusure per limitare il contagio da Covid.

Il corteo, composto da giovani e giovanissimi che scandiscono cori per la libertà e inveiscono contro il presidente del Consiglio, non è autorizzato e potrebbe essere stato organizzato – a quanto si apprende – da ambienti vicini all’estrema destra. Gli agenti lanciano lacrimogeni per tentare di disperderli. Alcuni manifestanti, al loro passaggio, hanno danneggiato i dehors dei locali e ribaltato fioriere, cassonetti, e le transenne usate per il Giro d’Italia di ciclismo lanciate per le scale della metropolitana. Arrivati davanti al palazzo della Regione Lombardia, i manifestanti hanno cominciato a lanciare sassi, bottiglie e grossi petardi contro il palazzo. Un poliziotto è stato ferito, in maniera non grave, davanti alla stazione centrale dove il corteo si è spostato nell’ultima fase. Stando a quanto reso ntoo dalla questura, sono 15 le persone fermate: si tratta di ultras con precedenti.

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Scatto della guerriglia a milano. Fumogeni contro la polizia. Milano non ci sta vuole la rivolta.

Coronavirus Guerriglia Torino una decina i fermati

Scene di guerriglia urbana questa sera a Torino dove centinaia di persone hanno manifestato contro i provvedimenti del governo contenuti nell’ ultimo decreto  varato da Giuseppe Conte per arginare l’impennata di contagi da coronavirus degli ultimi giorni. La protesta contro le nuove restrizioni è da subito sfociata in episodi di violenza e tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Per le vie del centro di Torino si sono visti roghi, lanci di petardi, bombe carta, fumegeni, cariche della polizia, vetrine distrutte, cassonetti gettati a terra. La polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere i partecipanti alla protesta. Sembrano essere una decina i fermati dalle forze dell’ ordine nella notte a torino. Paura per gli abitanti, scontri da Far West.

Scontri in piazza Castello Piazza Vittorio Veneto L’ala dura della protesta, di estrema destra (con esponenti di tifoserie di Juventus e Torino), ha distrutto vetrine (in via Accademia Albertina, piazza Castello e via Roma), rovesciato bidoni, usato monopattini come armi e bersagliato le forze dell’ordine con bombe carta e bottiglie, oltre ad accendere fumogeni. Tra i manifestanti diversi negazionisti senza mascherina. 

In piazza Vittorio Veneto era in programma una seconda manifestazione, che si è annunciata come pacifica. E così è stata. Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dall’assessore regionale Maurizio Marrone.

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Guerriglia nella notte a Torino

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